03/07/25
Agnese Codignola – Il Fatto Alimentare
Sacchetti e bottiglie di plastica: tra divieti, riciclo e… gioco d’azzardo
Due studi recenti offrono prospettive sorprendenti: uno mostra che tasse e divieti riducono del 25-47 % la plastica sulle coste; l’altro rivela che proporre premi (come in una lotteria) è più efficace di piccoli incentivi certi nel promuovere il riciclo delle bottiglie in PET.

L’inquinamento da plastica è una sfida globale affrontata tramite restrizioni come tasse o divieti sui sacchetti. Uno studio condotto con citizen science ha dimostrato che questi provvedimenti riducono la plastica sulle coste tra il 25 % e il 47 %, con minore rischio che gli animali rimangano intrappolati. Anche se le politiche rallentano l’aumento della plastica, la tassa risulta più efficace rispetto ai divieti parziali.
Un secondo studio esplora il riciclo delle bottiglie PET introducendo l’idea del gioco d’azzardo: offrire premi elevati, pur con bassa probabilità di vincita, motiva di più le persone rispetto a pagamenti certi (cashback). La Norvegia ha sperimentato questa modalità nei compattatori: il riciclo raggiunge quasi il 100 % grazie a tali incentivi. Questo approccio innovativo potrebbe cambiare profondamente la gestione dei rifiuti plastici.



