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08/04/25

AMITAP (rielaborazione normativa – Dlgs 18/2023, DM 25/2012)

Analisi dell’acqua nel settore Horeca: obblighi e responsabilità

Nel settore Horeca il Dlgs 18/2023 impone l’inserimento delle analisi dell’acqua nei piani HACCP. Obbligo di controlli annuali sia sull’acqua di rete che sugli erogatori al punto d’uso.

Horeca, Analisi acqua, HACCP, Normative

Il Dlgs 18/2023 classifica mense, ristoranti e strutture di ristorazione collettiva nella classe di priorità C2, imponendo l’obbligo di un piano di autocontrollo sugli impianti idrici interni, da integrare nei sistemi HACCP. L’analisi annuale è obbligatoria, indipendentemente dalla presenza o meno di sistemi di trattamento.

Il responsabile del piano è il Gestore Idrico della Distribuzione Interna (GIDI), figura competente o formalmente incaricata. Può coincidere con l’OSA (Operatore del Settore Alimentare), responsabile delle prassi igieniche e del rispetto delle normative.

Quando è installato un impianto di trattamento al punto d’uso, diventa obbligatorio verificare con analisi l’acqua erogata, per controllare l’efficacia della filtrazione e la sicurezza microbiologica. Parametri minimi da analizzare almeno una volta l’anno: Escherichia coli, enterococchi intestinali, batteri coliformi e conteggio delle colonie a 22 °C.

Le linee guida operative si basano sul DM 25/2012 e sui Manuali di Corretta Prassi Igienica approvati dal Ministero della Salute, scaricabili dal sito istituzionale. Queste regole valgono anche per le case dell’acqua e per gli erogatori in scuole, uffici, palestre o altre strutture pubbliche.

Per AMITAP il messaggio è chiaro: l’acqua è un alimento e richiede controlli rigorosi. Solo una manutenzione professionale e costante può garantire sicurezza, qualità e conformità normativa.

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