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07/03/25

Agnese Codignola – Il Fatto Alimentare.

Sacchetti e bottiglie di plastica tra divieti, riciclo e… gioco d’azzardo

L’articolo analizza l’efficacia di misure come divieti e tassazioni su sacchetti e bottiglie di plastica, richiamando anche uno studio pubblicato su Science basato su dati di citizen science. Oltre ai provvedimenti normativi, vengono discussi riciclo, sistemi d’incentivo e il rischio che alcune “gamification” spostino l’attenzione dall’impatto ambientale reale ai premi

Plastica, Sacchetti, Bottiglie PET,  Politiche del riciclo

La riduzione della plastica monouso richiede azioni coerenti e misurabili: i divieti e le tasse possono funzionare quando sono supportati da infrastrutture di raccolta efficienti, filiere di riciclo trasparenti e comunicazione non ingannevole al cittadino. In questa prospettiva, per l’acqua da bere la soluzione strutturale è ridurre a monte l’uso di bottiglie, favorendo l’acqua potabile al punto d’uso (POU) in casa, uffici e ristorazione, con installazione e manutenzione qualificate che garantiscano sicurezza e prestazioni.

Sui meccanismi d’incentivo, bene ciò che premia i comportamenti corretti (es. sistemi di deposito cauzionale) quando produce risultati verificabili; meno utile qualsiasi approccio “a premio facile” che trasformi il tema ambientale in puro gioco d’azzardo comunicativo. L’obiettivo resta meno plastica, più acqua di rete trattata correttamente, riciclo tracciabile e decisioni basate su evidenze, non sul marketing.

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