12/02/25
Dott.ssa Rossella Colagrossi – ex Funzionario Ministero della Sanità, coautrice DM 25/2012
Acqua idrogenata: i chiarimenti della Dottoressa Colagrossi sulla normativa
La Dott.ssa Colagrossi smonta i falsi miti sull’acqua idrogenata: nessun effetto benefico dimostrato, mentre la normativa impone chiarezza e trasparenza verso i consumatori.

Fra le tante distorsioni commerciali che popolano il mondo del trattamento dell’acqua, sta
propagandosi la pubblicità di impianti che produrrebbe ACQUA IDROGENATA con proprietà benefiche
per la salute.
Da molti anni si sta studiando l'effetto dell'idrogeno molecolare per il trattamento di alcune patologie infiammatorie sia acute che croniche e di pubblicazioni di studi in tal senso ce ne sono moltissimi.
Questo, però, non comporta automaticamente che tali studi siano scientificamente affidabili e che si
debba credere alle conclusioni che vengono tratte. Si tratta spesso di esperimenti effettuati in laboratori
privati, per studenti o per ricerca generica e, la maggior parte dei portali che citano tali studi pubblicano
sempre una “disclaimer” cioè una dichiarazione di non responsabilità.
Nel caso dell’acqua DIATOMICA perché arricchita di idrogeno molecolare, già il nome sottintende una
“fake new” pubblicitaria. Infatti, l’idrogeno è sempre sottoforma molecolare ed è composto da due
atomi di idrogeno H2. L’idrogeno prodotto dall’impianto di erogazione proposto si volatilizza in pochi
secondi e la modestissima parte che può essere ingerita non conferisce all’acqua alcuna proprietà.
Nelle presentazioni presenti sui siti internet delle aziende che commercializzano questi impianti viene,
inoltre, fatto riferimento alla normativa sui dispositivi medici peraltro non applicabile.
L’acqua idrogenata non è diversa dall’acqua alcalina, vitalizzata, energizzata, strutturata, informatizzata
con risonanza positiva, ecc. ecc.
Il DM 25/2012 richiede espressamente, in conformità alle prescrizioni del Codice del Consumo, che le
informazioni al consumatore siano complete, chiare e trasparenti, con la descrizione degli effetti del
trattamento fornito e la sua durata nel tempo. Inoltre, non possono essere vantati effetti sulla salute se
non preventivamente autorizzati dalle autorità competenti.
Il Regolamento europeo N. 432/2012 elenca le indicazioni sulla salute o sulla riduzione dei rischi di
malattia autorizzate dall’ EFSA per tutti i prodotti alimentari e bevande, e che, per l’acqua risultano
essere:
1. L’acqua contribuisce al mantenimento di funzioni cognitive e fisiche normali
2. L’acqua contribuisce al mantenimento della normale regolazione della temperatura corporea
Tali indicazioni vanno accompagnate dall’informazione al consumatore che l’effetto indicato si ottiene
con l’assunzione giornaliera di almeno 2,0 l di acqua sotto qualunque forma.



